Nero Gallery presenta Mystic Ghosts, personale di Bafefit.
Curata da Daphnée Thibaud e Giulia Capogna.
Vernissage il 10 ottobre 2014 ore 19:00.
Mostra visibile dal 10 Ottobre al 9 Novembre
Presentazione del suo libro "Psycho Delicatessen"
e dedica dell'artista.
Inaugurazione del bookshop.
Bafefit (1980), vive stabilmente a Roma dove lavora da molti anni. Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti.
Ha partecipato alla pubblicazione di "Métamorphose en bord de Ciel" di Mathias Malzieu , insieme con artisti quali Nicoletta Ceccoli , Ciou e Benjamin Lacombe. Il suo lavoro si caratterizza dall’ uso del rapidograf:penna e inchiostro. Usato prettamente per lavori tecnici, viene riutilizzato dall’artista nelle sue opere, per accentuare e curare i dettagli nei minimi particolari. Utilizza per i suoi lavori carta antica dell'Ottocento. Il suo mondo è governato dal disincato e dalla malinconia, le sue opere posseggono un forte potere espressivo.
Mystic Ghosts
"Vi racconto di mostri…. Dei vostri fantasmi … riempio i vostri spazi vuoti e ricamo carta su carta…. Appartenuta a qualcuno che visse più di cento anni fa… e che ora non c’è più…. Ci trovo del decadente … del romantico nel fare questo… è come far rivivere il passato di qualcun altro…. Il nero della china scava scava e scava dentro di me… per cercare i tesori nascosti… per scovare i mostri che vagano in queste vene…. Perché io lo so …. I fantasmi esistono…. Li vedo …sono intorno a me … sono intorno a voi… sono tutte quelle cose che avete perso o che involontariamente vi sono sfuggite dalle mani come quando si cerca di infilare un filo nella cruna di un ago….e non ce l‘avete fatta perché quel dannato filo nero cade giù. Ho disegnato tutto questo ascoltando la mia musica preferita.. nascosto nella mia mansarda … lontano da tutti … con le tapparelle abbassate… non puoi vedere i fantasmi se il sole si impadronisce degli spazi …. Ho creato deserti in cui farli vagare … ballare …. E lenti di ingrandimento per scrutarli bene … fino a toccargli l’anima con l’indice …. I fantasmi vivono sulle macchie di umidità di questi spartiti musicali …. Tanti occhi li hanno guardati e tante mani hanno suonato pianoforti scordati e polverosi in tempi remoti. I fantasmi ti guardano… mentre dormi qualcuno ti accarezza. I fantasmi non parlano … non ne hanno bisogno… hanno chiuso con noi…ci hanno messo un punto. I fantasmi sono le mie cicatrici mai rimarginate…ma non ho più spazio sulla pelle per collezionarne delle altre. I fantasmi amano i rigidi inverni … spiano le luci fioche nelle case degli altri. I fantasmi non hanno occhi…sono sulla riva del tuo letto che ti raccontano storie che non vorresti più sentire… I fantasmi abitano spazi stretti….come le arterie del mio cuore. I fantasmi li ascolto… per ore….fino al mattino … quando le albe viola violentemente annunciano il nuovo giorno…. E all’imbrunire divento anche io un fantasma….. E arrivo e mi allungo dove voglio…. Dove nessuno mi vede… in quei posti da secoli dimenticati….dove la natura si è ripresa ogni spazio….dove se sei umano non puoi entrare….. Il fantasma sei … perché tutto ciò che guardi in queste cornici esiste… e tu purtroppo no."
Bafefit (1980) is based in Rome where he moved permanently upon starting his studies at the Academy of Fine Arts
He collaborated to the publication of "Métamorphose en bord de Ciel" by Mathias Malzieu, with artists such as Nicoletta Ceccoli, Ciou and Benjamin Lacombe. His work is characterized by 'use of rapidograf: pen and ink. The artist re-used this technique - used generally just for technical works - to accentuate the details and take care of the smallest details. Bafefit uses antique map of the nineteenth century. His works possess a strong expressive power and his world is ruled by disenchantment and melancholy.
Mystic Ghosts
I’m going to tell you about monsters… about your ghosts…I’m filling up your empty spaces and will sew paper to paper…That belonged to someone who has lived over a hundred years ago.. And which doesn’t exist anymore…You can find decadence.. The romanticism in doing this.. It’s like reliving the past of someone.. The black of the ink digs deep down inside of me… To look for the hidden treasures.. To look for the monsters that wander in these veins. Because I know.. The ghosts exist.. I see them.. There are all around me.. Around you.. There are all the things that you have lost or that involuntarily have escaped out of your hands like when you try to put a thread into the eye of the needle…and you didn’t manage to do it because the damned black thread falls down. I drew all of this while listening to my favorite music…. Hidden in my own attic... Faraway from everything.. With the curtains half closed… you can’t see the ghosts if the sun take possession of spaces…. I have created deserts in which they can wander… dance…and wide lenses to be able to see better…. until I touch their souls with my index finger.. The ghosts live on the humidity stains on the musical scores... In the past many eyes have read the scores and many hands have played un-tuned dusty pianos. The ghosts look at you…while you’re sleeping one of them soothes you. The ghosts don’t speak… they don’t need to… they have closed themselves against us.. They have ended what we had. The ghosts are my scars that never remain.. But I don’t have space left on my skin for more. The ghosts love the high winters …they spy on the dimmed lights in the houses of others. The ghosts don’t have eyes.. They are sitting on the edge of your bed and tell you stories that you don’t want to hear.. The ghosts live in narrow spaces… like the arteries of my heart. I listen to the ghosts.. For hours…until the early morning.. When the purple dawn announces the next day.. And when it gets dark I also become a ghost… And I can go wherever I want to go to…When nobody can see me.. Places that have been forgotten for centuries.. Where nature has taken over.. Places that humans cannot enter.. The ghost exists.. Because everything you are about to see exists.. And you, unfortunately, do not.
